Coro Lirico Opere

La donna serpente

Opera fiaba in un prologo, tre atti e sette quadri
Libretto di Cesare Vico Lodovici
dall’omonima fiaba di Carlo Gozzi

Musica di Alfredo Casella

Prima esecuzione a Torino

Prologo

Nel regno delle fate, gnomi, fate e coboldi sono sconvolti nell’apprendere che la fata Miranda si è innamorata di un mortale, Altidòr, re di Téflis. Il re del regno delle fate, Demogorgòn, detta quindi le sue condizioni: Miranda può andare via e sposare il mortale, però per nove anni e un giorno deve tenergli nascosta la sua identità di fata. Trascorso quel periodo, dovrà fare in modo che Altidòr la creda colpevole di terribili azioni: se il marito continuerà ad amarla lo stesso e non la maledirà, allora la fata diventerà mortale e potrà restare con lo sposo per tutta la vita terrena; se no, Miranda verrà trasformata in un serpente, sarà costretta a vagare sulla terra per duecento anni e poi tornerà eternamente fata…

Direttore d’orchestra – Gianandrea Noseda
Regia – Arturo Cirillo
Scene – Dario Gessati
Costumi – Gianluca Falaschi
Coreografia – Riccardo Olivier
Luci – Giuseppe Calabrò
Assistente alla regia – Antonio Ligas
Assistente ai costumi – Gianmaria Sposito
Maestro del coro – Claudio Fenoglio

Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Fattoria Vittadini

Nuovo allestimento
in coproduzione con Festival della Valle d’Itria